Tematica Animali preistorici

Tescelosaurus neglectus Gilmore, 1913

foto 757
Ill.: Leandra Walters et al.
(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Subphylum: VertebrataCuvier, 1812

Classe: Dinosauria Owen, 1841

Ordine: Ornithischia Seeley, 1888

Famiglia: Thescelosauridae Sternberg, 1937

Genere: Thescelosaurus ilmore, 1913

Specie e sottospecie

Il genere Thescelosaurus annovera attualmente le seguenti specie: Thescelosaurus neglectus Gilmore, 1913 - Thescelosaurus garbanii Morris, 1976 - Thescelosaurus assiniboiensis Brown, Boyd & Russell,, 2011.

Descrizione

Grazie all'abbondanza di esemplari fossili e alla loro completezza, l'anatomia scheletrica del Thescelosaurus è ben documentata e le ricostruzioni dello scheletro sono state pubblicate in diversi articoli, inclusi ricostruzioni scheletriche e modelli. Lo scheletro è sufficientemente noto da consentire una ricostruzione dettagliata dei muscoli dell'anca e degli arti posteriori. Le dimensioni dell'animale sono state stimate in un intervallo di 2,5-4,0 m di lunghezza, per vari esemplari, per un peso di 200-300 kg, mentre il grande esemplare tipo di Thescelosaurus garbanii è stato stimato a 4-4,5 m di lunghezza. L'animale potrebbe essere stato sessualmente dimorfico, con un sesso più grande e robusto dell'altro. Sono inoltre noti diversi resti giovanili provenienti da diverse località, per lo più basati su denti. Il Thescelosaurus era un animale bipede dalla corporatura robusta, probabilmente erbivoro. Lungo la lunghezza di entrambe le mascelle (gli "zigomi" portanti i denti) correva una prominente cresta ossea, ed una struttura analoga correva lungo entrambi i dentari (l'osso che alloggiava i denti nella mandibola). Le creste e la posizione dei denti, molto più incassati rispetto alla superficie esterna del cranio, sono interpretate come la prova della presenza di guance carnose nell'animale. Lunghe ossa simili a bastoncini chiamate ossa palpebrali erano presenti sopra gli occhi, dando all'animale pesanti sopracciglia ossee. A parte il lungo becco stretto che copriva la premascella, quest'ultima presentava anche dei denti, o becco superiore (un tratto primitivo tra i neornitischi). I denti era di due forme diverse in base a dove si trovavano nella bocca: i denti anteriori della premascella erano piccoli e appuntiti, mentre i denti che si trovavano nella parte posteriore della bocca erano a forma di foglia. La premascella contava sei denti per lato, con una sezione sdentata sulla punta del muso, dove si trovava il becco. I thescelosauridi possedevano mani corte, larghe e dotate di cinque dita, piedi a quattro dita con artigli corti simili a zoccoli e una lunga coda rinforzata da tendini ossificati dal centro alla punta, il che avrebbe ridotto la flessibilità della coda. La gabbia toracica era ampia, conferendogli un torso largo, mentre gli arti posteriori erano molto robusti. Date le lunghe braccia e le mani larghe, alcuni ricercatori hanno ipotizzato che questi animali fossero in grado di muoversi a quattro zampe, ma questa idea non è stata ampiamente discussa nella letteratura scientifica, sebbene appaia talvolta in opere popolari. Charles M. Sternberg ricostruì l'animale con la parte superiore del braccio orientata quasi perpendicolare al corpo, un'altra idea passata in secondo piano. Come notato da Peter Galton, l'osso del braccio superiore della maggior parte degli ornitischi si articolava con la spalla tramite una superficie articolare che consisteva nell'intera estremità dell'osso, invece di una distinta sfera e cavità come nei mammiferi. Anche l'orientamento della superficie articolare della spalla indica nei dinosauri un braccio superiore mantenuto verticalmente e non orizzontalmente. All'interno di uno degli esemplari di Thescelosaurus sono state ritrovate grandi placche sottili e piatte mineralizzate accanto ai lati delle costole. Tuttavia, la loro funzione rimane sconosciuta; un'ipotesi suggerisce che avessero un ruolo nella respirazione. Tuttavia, non sono state ritrovate cicatrici muscolari o altre indicazioni di attaccamento per le placche, il che depone contro una funzione respiratoria. Un recente studio istologico su queste placche rinvenute in un individuo subadulto indicherebbe che tali strutture nascessero come cartilagine ossificandosi con l'invecchiamento dell'animale. Tali placche sono note anche in diversi cerapodi. Come per la maggior parte dei dinosauri, la natura del tegumento che rivestiva il Thescelosaurus, che si trattasse di squame, pelle nuda o piumaggio, rimase un mistero per lungo tempo. Charles Gilmore descrisse delle chiazze di materiale carbonizzato vicino alle spalle che descrisse come possibile epidermide, con una consistenza "forata", ma senza uno schema regolare, mentre William J. Morris suggerì che l'animale avesse un'armatura, sotto forma di piccoli scudi che interpretò come localizzati almeno lungo la linea mediana del collo dell'esemplare. Tuttavia, questi scudi non sono stati ritrovati in altri esemplari articolati del Thescelosaurus ed più probabile che gli scudi identificati da Morris appartenessero in realtà ad un coccodrillo. Con la scoperta e descrizione di Kulindadromeus e Tianyulong è stato dimostrato che anche i neornithischi potessero essere ricoperti da piumaggio, una caratteristica che si pensava fosse esclusiva dei teropodi. Gli esemplari di Kulindadromeus mostrano anche tracce di file embricate di squame sulla parte superiore della coda. Nel suo documentario del 2022, Dinosaurs: The Final Day, Sir David Attenborough ha riferito di un esemplare di Thescelosaurus presumibilmente morto il giorno dell'estinzione K-Pg, ricoperto di impronte di pelle che includevano squame allungate sulle zampe. Uno dei paleontologi che lo hanno ritrovato è stato citato mentre ipotizzava che avessero una funzione mimetica. In un'intervista successiva, Paul Barrett ha osservato che ciò significa che il Thescelosaurus non fosse piumato come ipotizzato per altri piccoli neornitischi, o che perlomeno avesse una copertura di piume più rada o ristretta.

Diffusione

Il Thescelosaurus (il cui nome dal greco antico significa "lucertola meravigliosa")[5] è un genere estinto di dinosauro neornitischio thescelosaurino vissuto alla fine del Cretaceo superiore, circa 68-66 milioni di anni fa (Maastrichtiano), in Nord America. Faceva parte della fauna della fine del Cretaceo superiore, apparendo nel record fossile poco prima dell'evento di estinzione di massa del Cretaceo-Paleogene, circa 66 milioni di anni fa.

Bibliografia

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–Clint A. Boyd, Caleb M. Brown, Rodney D. Scheetz e Julia A. Clarke, Taxonomic revision of the basal neornithischian taxa Thescelosaurus and Bugenasaura, in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 29, n. 3, 2009, pp. 758-770.
–William J. Morris, Hypsilophodont dinosaurs: a new species and comments on their systematics, in Churcher, C.S. (a cura di), Athlon, Toronto, Royal Ontario Museum, 1976, pp. 93-113.
–Caleb M. Brown, Clint A. Boyd e Anthony P. Russell, A new basal ornithopod dinosaur (Frenchman Formation, Saskatchewan, Canada), and implications for late Maastrichtian ornithischian diversity in North America, in Zoological Journal of the Linnean Society, vol. 163, n. 4, 2011, pp. 1157-1198.
–Liddell & Scott, Greek-English Lexicon, Abridged Edition, Oxford University Press, Oxford, UK, 1980.
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–Peter M. Galton, Notes on Thescelosaurus, a conservative ornithopod dinosaur from the Upper Cretaceous of North America, with comments on ornithopod classification, in Journal of Paleontology, vol. 48, n. 5, 1974, pp. 1048-1067.
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–Peter M. Galton, Cranial anatomy of the basal hypsilophodontid dinosaur Thescelosaurus neglectus Gilmore (Ornithischia; Ornithopoda) from the Upper Cretaceous of North America, in Revue Paléobiologie, Genève, vol. 16, n. 1, 1997, pp. 231-258.
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–Peter M. Galton, The posture of hadrosaurian dinosaurs, in Journal of Paleontology, vol. 44, n. 3, 1970, pp. 464-473.


06319 Data: 01/01/1995
Emissione: I dinosauri
Stato: Central African Republic
Nota: Presente nel foglietto